Mathis
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- Categoria: Short Story
- Creato Domenica, 03 Aprile 2022 14:39
- Scritto da Mescal
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a Mathis
(05.06.2018/29.03.2022)
e così te ne sei andato
senza preavviso
senza far capire nulla
hai lasciato il silenzio
a dare prova del tuo esserci stato
e così te ne sei andato
una notte di fine marzo
con la primavera
appena arrivata
con i suoi fiori
ed i suoi colori
ed io ti cerco
sotto al tavolo
dove ti sdraiavi
e ti cerco
sotto al letto
dove dormivi
e russavi rumorosamente
e tuo fratello
non piscia più
in giro per casa
e non fa più capricci
è finito l'antagonismo
è finita la competizione
e lui sembra sereno
incollato a me
e tu mi guardi
dal grande poster
appeso alla parete
Mathis
da quando sei andato via
anche il cielo si è sciolto
piove da giorni
anche i miei occhi
si sono liquefatti
segnando il mio viso
coperto dalla barba
diventata bianca
per la disperazione
e ho lavato
tutti i tuoi vestitini
e ho lavato
la tua cuccia
e ho riposto
tutto con cura
stare in questa stanza
che era la tua stanza
e non la mia
è diventato un peso
non ci sei più
quando rientro a casa
dopo il lavoro
e non ci sono più
le feste e i saltelli
e tu che quando
ti chiamavo "patatino"
correvi subito da me
perché volevi essere abbracciato
e quando era l'ora della nanna
ti dicevo "dormi, papà ti guarda"
e tu mi guardavi dal profondo
dei tuoi grandi occhi neri
li chiudevi e ti abbandonavi
a Morfeo sdraiato sul mio letto
accanto a me
con la testa sulla mia spalla
e ogni tanto aprivi gli occhi
vedevi che ero lì con te
sorridevi e dormivi ancora
la televisione adesso
è sempre accesa
per colmare quel vuoto
incolmabile
serve a far rumore
a distogliere l'attenzione
a far compagnia
ma non ho più seguito un film
sono stati giorni duri
anche per te
gli ultimi
corse e rincorse da veterinari
di giorno
di sera
di notte
e pochi si sono presi cura di te
anche tutti quelli che dicevano
di amarti
di volerti portare a spasso
di volerti bene
si sono volatilizzati
spariti
e anche il loro amore
per te era fumo leggero
e non capisco le parole
di chi mi dice "era solo un cane"
non dare loro ascolto
perché di imbecilli
il mondo è pieno
e si devono ignorare
e i veterinari
dove correvamo di notte
di città in città
hanno preferito calcolare preventivi
mentre tu languivi
su un lettino d'ambulatorio
senza umanità
senza interesse
freddo calcolo
"ricoveriamolo per 3 giorni, 600 euro"
"ricoveriamolo per 5 giorni, 1300 euro, noi siamo più fighi"
e te ne sei andato 1 minuto dopo
la richiesta di denaro
buttandoglielo al culo ai veterinari
e aiutando papà
ancora una volta
ed io ho pianto
sul tuo corpicino
ti ho abbracciato
ti ho preso in braccio
e ti ho riportato
a casa tua
sul tuo e mio letto
e ho parlato con te
e ho pianto ancora
tutta la notte
e ti ho abbracciato
e coccolato
e ti ho messo il vestitino elegante
quello bello che ti piaceva tanto
e ho ti avvolto
nella tua copertina preferita
affinché tu non sentissi
il gelido freddo della morte
mi sono avvicinato a te
ti ho accarezzato dolcemente la testa
e ti ho detto
ancora una volta
stringendoti a me
"dormi, papà ti guarda"
03.04.2022